MEMORIA OLFATTIVA: EFFETTO PROUST - Bianconi
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MEMORIA OLFATTIVA: EFFETTO PROUST

MEMORIA OLFATTIVA: EFFETTO PROUST

Proust

A quanti di noi è capitato, sentendo un particolare odore, di ricordare con nitidezza uno specifico momento del passato?

Si tratta della così detta memoria olfattiva, definita anche sindrome di Proust, dallo scrittore Marcel Proust che, per primo, in “Alla ricerca del tempo perduto”, descrisse tale esperienza.

Assaporando la madeleine il narratore si sente come catapultato indietro nel tempo. Grazie alla fragranza rivive l’infanzia, quando era solito mangiare quel dolce con la zia.

Il senso dell’olfatto media quindi una memoria involontaria, fa rivivere un episodio del passato e, rivivendolo, riaffiorano le emozioni ad esso connesse.

Quello dell’olfatto è uno dei primi sensi a svilupparsi. Il nervo olfattivo si forma durante la settima settimana di gestazione e questo per il feto significa poter già sentire e riconoscere l’odore della propria madre. L’area del cervello che elabora l’olfatto è connessa al sistema limbico, la parte del nostro cervello implicata nelle emozioni, e a tutte le reazioni associate alla sopravvivenza della specie.

⁣L’olfatto quindi, inconsapevolmente, ci permette di riconoscere ciò che ci piace e ciò che potrebbe rappresentare un pericolo, riesce a influenzare le nostre preferenze affettive e i nostri comportamenti quotidiani.

Dott.ssa Caterina Bianconi